Dopo settimane di trattative, nella serata del 6 settembre è stato siglato l’accordo sul Moscato da parte della commissione paritetica, composta da una parte industriale e da una parte agricola, con la mediazione dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
Partendo da posizioni molto lontane, le due componenti hanno trovato dopo oltre dieci ore un punto di incontro che prevede per il 2010 una resa di 105 quintali per ettaro, con un compenso di 97,2 euro al quintale. Viene introdotto un sistema nuovo per la determinazione delle rese negli anni successivi, che prevede un range di giacenze compreso tra i 200mila ed i 240mila ettolitri al 31 agosto di ogni anno, con resa di 100 quintali all’ettaro con una giacenza all’interno della forchetta indicata, minore di 100 quintali con giacenza superiore ai 240mila ettolitri, e maggiore di 100 quintali con giacenza inferiore ai 200mila ettolitri. Per il biennio 2011-2012 è previsto un compenso di 98 euro al quintale.
Nell’accordo è inoltre prevista per il 2010 la possibilità da parte della componente agricola di trattenere 70 centesimi al quintale sul prezzo pagato dalle industrie per politiche promozionali e per il funzionamento delle proprie strutture. Per gli anni successivi, l’entità della trattenuta è ancora da definire in seno alla parte agricola.
Comprensibile la soddisfazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto: “Dopo mesi di trattative e dopo diverse rotture, il tavolo ha finalmente raggiunto un accordo che ritengo rappresenti un giusto compromesso fra le parti. Quest’anno gli agricoltori percepiranno circa 1.000 euro in più all’ettaro rispetto al 2009, un dato in forte controtendenza rispetto agli altri vitigni. Con l’introduzione della modulazione delle rese rispetto alle giacenze al 31 agosto di ogni anno, si ridurrà fortemente il rischio di speculazioni e di crollo del reddito degli agricoltori. Inoltre, la parte agricola ha richiesto ed ottenuto di potersi autogestire tramite un fondo, che a discrezione di ciascuno potrà essere incassato dagli agricoltori o utilizzato per il funzionamento delle strutture”.
Sacchetto ringrazia inoltre i componenti della commissione paritetica “per la responsabilità dimostrata, che ha permesso di raggiungere un punto d’incontro nell’interesse dell’intero comparto. Questa mia prima esperienza di mediazione mi ha arricchito molto soprattutto dal punto di vista umano, facendomi comprendere come le divergenze profonde debbano essere intelligentemente limate per il bene delle parti, senza però snaturare le proprie posizioni”.
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