"Sulle prime pare un atto di chiarezza, anche se amarissimo per una città che vi aveva sinceramente creduto. Il Consiglio Comunale aveva bruciato i tempi individuando l'area nella zona Cristo, poi tutto si era rallentato. Già la Regione guidata dalla Bresso aveva finito per farci comprendere che la prospettiva dell'intervento diventava sempre più remota: i tempi per lo studio di fattibilità si allungavano a dismisura, tradendo largamente il Protocollo d'Intesa sottoscritto tra Comune e Regione Piemonte.
Eppure, nonostante tutto, una speranza rimaneva: costruire il nuovo ospedale in project financing, superando d'un balzo le difficoltà economiche nelle quali si dibattono gli Enti Locali e quelli regionali. Una prospettiva sempre aperta che rilancio, ove vi fosse ancora uno spiraglio, all'assessore regionale, che non ha chiesto il nostro parere, ma a cui potrebbe non nuocere l'acquisirlo.
Menomale che, vedendo che il peggio si stava conformando, abbiamo mantenuto alta l'attenzione ai processi di ristrutturazione e di modernizzazione degli attuali presidi ospedalieri del Santi Antonio e Biagi e Cesare Arrigo."
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