Accogliendo la richiesta del Dipartimento della Protezione civile di disponibilità di risorse per fronteggiare l’emergenza nivologica in atto nell’Italia centro-meridionale, la Regione Piemonte affianca la Regione Umbria con l’intervento della propria colonna mobile di Protezione civile.
Con destinazione i monti attorno a Foligno è partito un contingente comprendente quattro macchine operatrici di movimentazione, un mezzo cingolato ogniterreno, un mezzo con lama spartineve, un sollevatore con piattaforma da lavoro, due frese da neve medio-piccole, 15 mezzi fuoristrada dotati di attrezzature di taglio piante e verricello. Le squadre operative raggruppano una forza di 100 volontari, specializzati per le varie tipologie di attività, appartenenti alle associazioni riunite nel coordinamento regionale del volontariato di Protezione civile, del corpo AIB Piemonte, e dell’Associazione nazionale alpini, accompagnate dai servizi operativi e di assistenza dell'Associazione volontari carabinieri. Le operazioni sono coordinate dal settore di Protezione civile della Regione.
Organizzata per intervenire autonomamente su un’area definita, assicurando un intervento completo per tutti i servizi indicati, la colonna è in grado di svolgere interventi di supporto nelle operazioni volte a garantire il transito sulla viabilità minore, il soccorso e l’assistenza alla popolazione isolata, l’appoggio alle squadre operative per i servizi essenziali.
“Ancora una volta - commenta l’assessore Roberto Ravello - il sistema di Protezione civile piemontese, grazie alla generosità ed alle competenze del suo volontariato, a cui si aggiungono Aib e Ana, partecipa alle operazioni di soccorso delle popolazioni colpite da calamitá. Pertanto, è con orgoglio che esprimo loro, a nome di tutti i piemontesi, un sentito ringraziamento per l'impegno col quale vanno a portare aiuto ai cittadini dell'Umbria”.
“Naturalmente il Piemonte non rimane sguarnito - preciaa Ravello – ma, allentandosi la criticità della previsione di ulteriori copiose nevicate sul territorio, è stato possibile concorrere al soccorso delle popolazioni dell’Umbria, mantenendo comunque attive tutte le misure di allerta e di intervento in ordine alle criticità climatiche legate al prolungato mantenersi delle basse temperature”.
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