Sgravi fiscali per chi assume, attività di accompagnamento per i giovani che intendono avviare una nuova azienda, contributi per avviare cooperative, tirocini retribuiti presso le aziende da parte di laureati, laureandi e diplomati. I dieci progetti che il Governo regionale del Piemonte ha messo in atto per gli under 35 sono avviati, ma per una loro maggiore efficacia è necessario che vengano sempre meglio conosciuti dalle aziende e dai diretti interessati.
Da questa consapevolezza la Regione, insieme ai Gruppi Giovani imprenditori di Confindustria Piemonte, è iniziato il 9 novembre da Novara un ciclo di incontri di approfondimento per illustrare nel dettaglio i provvedimenti e per rispondere a ogni necessità di chiarimento. I prossimi appuntamenti sono fissati per il 14 novembre a Cuneo e il 16 novembre ad Asti.
“Le opportunità del Piano Giovani sono numerose - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano - e possono dare una seria prospettiva occupazionale ai nostri ragazzi, che devono diventare protagonisti del loro futuro. Ci accorgiamo, però, che spesso non vengono conosciute dalle imprese o dagli stessi giovani, con la conseguenza di perdere occasioni importanti di finanziamento o agevolazione. Con questa serie di appuntamenti, vogliamo cercare il più possibile di migliorare la comunicazione sui nostri strumenti di sostegno al mondo dell'imprenditoria giovanile”.
Tra tutti i dati fin qui raccolti in relazione ai progetti già da qualche mese, si segnalano gli oltre 5.500 giovani che nel 2011 sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato utilizzando gli sgravi della misura 1 del Piano. “Ciò può essere avvenuto per vari fattori- - dichiara ancora Giordano - ma siamo fiduciosi che anche il bonus Irap abbia contributo. I margini per poter approfittare delle opportunità messe in campo sono molto ampi. Alcuni provvedimenti, come ad esempio quello sulle cooperative dei giovani, necessitano anche della creazione di una diversa cultura di fare impresa, che porti alla collaborazione tra le diverse realtà. Ma il primo step è ovviamente la comunicazione, e noi vogliamo dire ai nostri giovani, siano essi imprenditori o lavoratori alla ricerca di un impiego, di approfittare delle forme di aiuto che abbiamo messo in campo”.
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