Canoni idrici e budget degli uffici di comunicazione di presidente e assessori sono i principali argomenti esaminati l’11 dicembre dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota.
Canoni idrici. Su proposta dell’assessore Roberto Ravello viene disposto il rinvio al 1° gennaio 2014, per evitare nuovi costi alle imprese interessate, della triplicazione del canone per le utenze che utilizzano per fini diversi dal consumo umano acque riservate a tale uso o erogate a terzi mediante impianti di acquedotto che hanno carattere di pubblico interesse.
Uffici di comunicazione. Nell’ottica di un più stringente contenimento dei costi dell’ente, come proposto dall’assessore Giovanna Quaglia il budget degli uffici di comunicazione del presidente e degli assessori viene ridotto per il 2013 del 15% rispetto alla cifra stanziata per il 2012.
Sono inoltre stati approvati:
- su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la proposta al Consiglio regionale per la modifica del Regolamento edilizio tipo che porti ad una univoca definizione di sottotetto non agibile, al fine di permetterne l’uniformazione ai singoli regolamenti comunali soprattutto per il calcolo della superficie lorda utile della costruzione, nonché le varianti ai piani regolatori di Bruzolo (To) e Torrazzo (Bi);
- su proposta dell’assessore Barbara Bonino, la determinazione delle tariffe unitarie della navigazione interna valide per il 2013;
- su proposta dell’assessore Michele Coppola, una modifica dello statuto del Castello di Rivoli che dispone che la composizione del consiglio di amministrazione sia ridotta da dodici a cinque membri;
- su proposta dell’assessore Paolo Monferino, la proroga al 31 dicembre 2013 degli accordi che regolamentano i rapporti tra aziende sanitarie, Croce Rossa e associazioni di volontariato aderenti all’Anpas;
- su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, la proroga al 30 giugno 2013, utilizzando le disponibilità residue, delle attività previste dai piani provinciali per l’occupazione dei disabili e l’assegnazione alla Provincia di Asti (l’unica ad aver esaurito le risorse assegnate) di 100.000 euro quale anticipo della successiva programmazione in modo da garantire la continuità delle attività in corso.
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