Un anticiclone di matrice africana interessa il territorio piemontese da una settimana circa con temperature superiori di circa 4°C rispetto alla media del periodo.
Nella giornata del 17 giugno la media della temperature massime in pianura è stata di 31°C circa, rispetto alla media di 25-26°C del periodo climatologico di riferimento (1971-2000). Sono stati sfiorati i 36°C ad Alessandria Lobbi.
Ieri sulle pianure verranno raggiunti mediamente i 32°C di temperatura massima con picchi di 37°C.
Oggi, mercoledì, sono ancora previste temperature elevate, sia pure in lieve calo di circa 1°C, mentre giovedì è attesa una diminuzione di 3-4°C dei valori massimi grazie all’azione di una circolazione depressionaria di origine atlantica che riuscirà ad erodere l’anticiclone africano, determinando fenomeni temporaleschi su zone alpine e prealpine e sulle pianure adiacenti.
Al momento pochi termometri della rete di misura di Arpa Piemonte hanno registrato valori record per il mese di giugno, le temperature misurate negli anni 2003 e 2005 furono più elevate. In particolare nel 2003 furono sfiorati i 40°C nell’Alessandrino.
Gli effetti sulla salute
Prolungate condizioni di caldo con elevati valori di umidità e assenza di ventilazione possono determinare un forte disagio per la popolazione ed in particolar modo nei soggetti più fragili, tra cui anziani e bambini molto piccoli dotati di una ridotta capacità di termoregolazione e persone affette da malattie cardio-respiratorie.
Semplici comportamenti di auto-protezione possono limitare o neutralizzare i danni alla salute delle persone. La possibilità di prevedere le ondate di calore ed il loro potenziale impatto sulla salute umana, risulta strategica nella pianificazione e la gestione di interventi di prevenzione e riduzione del danno.
|